martedì 22 dicembre 2015

I love to make beer!!!


Il desiderio di adoperarsi è sempre troppo forte. Quelle pentole che aspettano silenziose, mentre sfiori con le dita una miscela di malti, per sentirli vibrare. Il suono dell'acqua finalmente in pentola. Il gas, la fiamma stabile e la temperatura sale progressivamente. L'infusione con il malto, l'acqua cambia colore e continua ad intorbidirsi. Una leggera schiuma si dissolve e un mosto ricco di zuccheri prende vita. I love to make beer!!!

lunedì 14 dicembre 2015

Per gli amici del fai da te: Fermentatore

Nuovo esperimento in casa Condor Brewing
Se preferite costruire da soli il vostro fermentatore, non dovete fare altro che procurarvi questo materiale:
1.Secchio in plastica con coperchio, per alimenti (Tipo quelli usati per i gamberetti e le olive in salamoia).
2. Rubinetto per fermentatore in plastica o semplicemente un raccordo per impianti di irrigazione con rubinetto.
3. Gorgogliatore.
4. Trapano.
Come prima cosa controllate la tenuta stagna del secchio. Sicuri della tenuta stagna, cominciate con il coperchio di plastica. Con l'aiuto della guarnizione del gorgogliatore dovete prendere la misura e praticare un foro circolare. Stessa cosa dovrete fare con il secchio, prendendo le misure con la guarnizione del raccordo ( fate attenzione che ci sia lo spazio sufficiente per avvitare il dado all'interno del secchio). Dopo aver fatto i due fori, potete montare il gorgogliatore e il rubinetto ( per non rompere la plastica, ricordatevi di non stringerlo troppo).



venerdì 4 dicembre 2015

Per gli amici del fai da te: Camera di Fermentazione e Maturazione

.Fai da te.
Semplice e facile da costruire.
Utile a mantenere a temperatura il fermentatore


Il caldo e il freddo possono avere effetti  tendenzialmente sgradevole sulla birra. Dunque, senza una camera di fermentazione siamo limitati in molti periodi dell'anno. Nella produzione di birre a fermentazione alta, lo scopo di questo camera di fermentazione è quello di mantenere in temperatura l'intera fermentazione. L'obbiettivo non vuole essere minimamente utile per birre a fermentazione basse.

Esistono diverse tecniche per creare una camera di fermentazione, sicuramente molto più complesse, ma personalmente ho voluto creare un progetto adatto alle mie esigenze.

L'idea iniziale, complice l'arrivo del periodo estivo, mi è arrivata dopo aver recuperato un vecchio armadio. Vista la tanta fretta di utilizzo, con un frigo modificato ancora occupato, non mi sono sbattuto troppo per creare questa nuova camera di fermentazione. Anche per questo la semplicità è alla base di questo mio progetto casalingo.

Vecchio Armadio
Questo ritrovamento mi ha permesso di abbassare notevolmente i costi, evitando di comprare altri pannelli di legno. Solo grazie a piccoli interventi, strutturali, ho diviso l'intera camera di fermentazione in due box separati. Ancora in discrete condizioni, l'armadio può contenere al suo interno molti fermentatori e bottiglie.

Materiale
- Silicone
- Termometro esterno (con sonda)
- Pannelli di polistirolo
- Pannelli di legno
- Listelli in legno
- Viti
- Trapano
- Teglie in alluminio usa e getta

Considerazioni e Costruzione
Il principio base è creare due box, uno principale e uno secondario. Dove in quello principale (superiore) ci andranno i fermentatori mentre in quello secondario (inferiore) le bottiglie. Per poi essere suddivise con delle piccole celle (aperte), nei lati dei rispettivi ripiani, dove andranno riposte delle bottiglie di ghiaccio. 

a. Con l'aiuto di alcuni listelli, in legno, regolare e fissare la distanza di ancoraggio dei vari pannelli di legno, che formano i vari ripiani. Solo successivamente ancorare i ripiani di legno.

b. Isolare l'intera struttura, interna, con pannelli di polistirolo (nel mio caso di 3 cm). Facendo molta attenzione a lasciare le dovute distanze per permettere alle ante di chiudersi. Successivamente dividere la camera in due sezioni, distinte e separate, facendo aderire il più possibile i lati che toccano le ante.

c. Con del  silicone chiudere ogni tipo di legame tra i vari pannelli di polistirolo.

d. Isolata l'intera struttura, creare delle piccole celle aperte, nei lati dei rispettivi ripiani, dove inserire delle bottiglie di ghiaccio. Io solitamente uso le teglie in alluminio, per la raccolta dell'acqua rilasciata dalle stesse bottiglie.

e. Successivamente (con un trapano) forare l'anta dell'apertura, all'altezza desiderata. Inserire il cavo della sonda del termometro esterno. Chiudere l'eventuale spazio, tra il cavo e il foro, con del silicone. Come ultima, cosa fissare il termometro alla parete esterna dell'anta. 

L'idea suggestiva, per i prossimi giorni, è quella di trovare due impianti refrigeranti, di frigorifero da campeggio, per eliminare totalmente il fastidio delle bottiglie di ghiaccio. Mentre per i mesi più freddi ho deciso di acquistare un cavo riscaldante, da 25W, e un termostato per regolare l’accensione.

Questo post è solo a scopo informativo, sulle mie esperienze, non mi assumo la responsabilità su ciò che farete e sui danni che potrete causare.

martedì 24 novembre 2015

Birre acide: Il grande passo verso l'ignoto!

Sono un homebrewer a cui piace sperimentare, 
allora perchè non provarci?

"Pé fà 'e cose bone, ce vo tiemp'"

Fare la birra fatta in casa in modo semplice non mi basta più, non voglio fermare la mia curiosità e questa mia passione. Ma se parliamo di birre acide la questione si fa piuttosto ampia, delicata e difficile. Queste birre formano una grande categoria, con origini e  produzioni differenti. Alcune di queste particolari birre sono il frutto della tradizioni popolare, mentre altri sono particolari tecniche di produzione. Dopo averne tanto sentito parlare, anch'io ho deciso di fare il grande passo verso l'ignoto, un salto nel vuoto, una pazzia o un'avventura senza ritorno.


Un'ampia
 
Vediamo quello che è acido...continua



Pseudo
l'emblema della tradizione...continua


Pseudo
acidità meno aggressiva e dolcezza...continua


Sour
una grande versatilità...continua


Sour
produrre e sperimentare...continua


Sour
produrre e sperimentare...continua


Sour
produrre e sperimentare...continua


Preparazione
custodiscono segreti...continua



Questo post è solo a scopo informativo, sulle mie esperienze, non mi assumo la responsabilità su ciò che farete e sui danni che potrete causare.

martedì 10 novembre 2015

FIRE ROCK PALE ALE

Semplicemente spettacolare nel suo genere, da provare e riprovare. Dalle nostre parti la trovate all'American Fast Food, Trebisacce.

Tipologia birra: PALE ALE
Gradazione alcolica: 6%
Tipo di fermentazione Birra: Fermentazione Alta
Colore: Ambrato
Gusto: Una “Hawaiian-style” pale ale frizzante e rinfrescante con una miscela unica di malti tostati che ne connotano anche il colore ambrato.
Temperatura di servizio: 8-9°C
Shelf life: 15 mesi
Formati: bottiglia 35,5 cl
Abbinamenti Gastronomici: Primi e secondi piatti strutturati. Carni bianche e rosse arrosto e alla griglia, ma anche in accompagnamento ad insalate e pollo.

sabato 31 ottobre 2015

Ogni singola cotta ha la sua storia

Nel viaggio della birra tante sono le conquiste e altrettante possono essere le delusioni. Tutte le cotte ci lasciano un segno e a volte rendono la nostra vita più dolce…


…Ma partiamo dal principio, quando la mattina del 21 ottobre mi svegliai prestissimo. Ogni mattina puoi scegliere come iniziare la giornata, ma alle ore 9 non riesci a combinare nulla di buono, io mi definisco un dormiente. E, con questo atteggiamento andai verso il bar per fare colazione. Dopo essermi ripreso dal sonno mi riaffiorava sempre più il ricordo  di una cotta di birra. In gran segreto, o quasi, arrivai nel mio covo. Era passata solo un'ora dal mio arrivo, quando venni raggiunto dalla telefonata del mio amico Luigi, arrivò di li a poco. Poi fu la volta di Vincenzo, e in fine quella del Ciarlatano. Una collaboration Homebrew senza precedenti.

Parliamo anche della birra, ho scelto di fare una Belgian Pale Ale, usando l’East Kent Gold come luppolo, nel quale ripongo grandi attese perché mi piace veramente molto.

Dopo aver tirato fuori tutto l'occorrente, Luigi è passato alla postazione del mulino, per la macinatura del malto in grani.

Pulita l'attrezzatura necessaria, cominciando dalle pentole, il mio ruolo rimase quello di sistemare i vari fornelli alla bombola del gas.

Poco prima che Luigi terminasse la macinazione, ho messo sul fuoco  l’acqua per il mash. Una volta raggiunta la temperatura di 57°C (siamo sopra il valore desiderato perché l’apporto del malto macinato provoca un abbassamento della temperatura) ho aggiunto finalmente  i grani e chiuso il fornello.

Step
Protein Rest 52 °C per 10 min
Beta-amilasi 64 °C per  30 min
Alpha-amilasi 68 °C per 45 min

Uno degli aspetti da tenere sotto stretto controllo è anche il ph del mosto. Per mancanza di phmetro, per non saper né leggere né scrivere, ho corretto il tutto con l’aggiunta  del succo di limone. Prima di fare il mash-out ho dovuto effettuare il test della tintura di iodio (con il quale si verifica la presenza di amidi).

Mash Out  78 °C per 10 min
Il mash-out e la fase che conclude il processo di mashing, e ha la funzione di inibire l’azione degli enzimi. Terminata poi la fase di mashing ci è toccato  filtrare il tutto. Per il risciacquo delle trebbie abbiamo dovuto portato l’acqua per il bacht sparge ad una temperatura di 78°C. Dopo aver aggiunto l’acqua e mescolato le trebbie il tutto è stato lasciato riposare per 10 min. Il processo è stato lungo ma bello, il mosto era ormai pronto per la luppolatura mediante bollitura. 

Luppolo
East Kent Gold


Dopo 60 min di bollitura il mosto è stato raffreddato e messo nel fermentatore con l’inoculo del lievito (SafBrew Specialty Ale T-58). Senza nascondervi che non aspetto altro che assaggiarla...mi fermo qui e vi rimando alla prossima Cotta.

Goed bier helemaal!

250 “Mi Piace”


Oggi è un giorno particolare, la mia pagina Facebook “HomeBrewing Condor” ha superato la soglia dei 250 “Mi Piace”. Sicuramente una tappa simbolica ma comunque molto importante per me. Questo risultato non è la fine del percorso, anzi, è un nuovo stimolo per continuare a raccontare le mie attività casalingo-brassicole.

Semplicemente, Grazie.