"Fare la birra dentro un sacco", questo è letteralmente ciò che rappresenta la sigla BIAB (Brew In A Bag).
Questa tecnica alternativa, consente di birrificare con poca attrezzatura, diminuendo anche il tempo di produzione. Il BIAB viene spesso criticato e sottovalutato. Per molto tempo è stato addirittura considerato un metodo inferiore, anche se in realtà non esiste un evidente giustificazione al riguardo.
Diffusamente usata in Australia, ultimamente sembra prendere sempre più spazio anche tra gli homebrewer italiani. Proprio così, sono sempre di più quelli che producono birra con il metodo BIAB. I vantaggi sono enormi, se non si vogliono investire molti soldi in attrezzatura, spazio e tempo, senza necessariamente rinunciare alla birra fatta con il metodo All Grain.
Possiamo dunque affermare questo metodo, una sorte di All-Grain più semplice. Durante l'ammostamento, i grani devono essere all'interno di una sacca filtrante. Alla base, la tecnica è sempre la stessa (con il processo di ammostamento), anche se si evita totalmente la fase di Sparging. Proprio per questo stesso motivo, l'aspetto più significativo è il rapporto acqua/grani, che risulta essere più alto (5 litri di acqua per Kg di malto).
Come calcolare la quantità d'acqua in BIAB
Avendo un mosto molto più diluito, rispetto al classico All-Grain, il pH risulta essere un aspetto molto più determinante per non inibire l’attività enzimatica (range del pH, tra 5,2 e 5,6).
Attrezzatura
Pentola: diciamo che sarebbe preferibile usare una pentola d'acciaio inox.
Falso fondo: serve solo per evitare il contatto tra la sacca e il fondo della pentola, in modo da non rovinare la stessa sacca.
Sacca filtrante: deve essere abbastanza resistente da sopportare il peso del carico di lavoro, in base alle vostre esigenze di produzione. Il tessuto più usato è il voile svizzero, ma può andare bene anche poliestere al 100%.
Procedimento
Tramite un mulino schiacciare i grani. Inserire la sacca filtrante nella pentola e aggiungete il preciso volume di acqua da utilizzare. Subito dopo portare l'acqua a temperatura di Mash-In. Arrivati a temperatura, all'interno della sacca, aggiungete i grani, precedentemente macinati. Misurate e correggete il pH, per arrivare ai valori ideali. Successivamente proseguite con l'ammostamento. Dopo la riuscita del test della tintura di iodio, portate il tutto a temperatura opportuna, per bloccare ulteriore attività enzimatica. Terminata questa fase, potete sollevare la sacca dalla pentola e strizzarla per recuperare tutta la parte liquida, bloccata nei grani. Le successive fasi, previste, sono le stesse di un classico metodo All-Grain.
Attrezzatura
Pentola: diciamo che sarebbe preferibile usare una pentola d'acciaio inox.
Falso fondo: serve solo per evitare il contatto tra la sacca e il fondo della pentola, in modo da non rovinare la stessa sacca.
Sacca filtrante: deve essere abbastanza resistente da sopportare il peso del carico di lavoro, in base alle vostre esigenze di produzione. Il tessuto più usato è il voile svizzero, ma può andare bene anche poliestere al 100%.
Procedimento
Tramite un mulino schiacciare i grani. Inserire la sacca filtrante nella pentola e aggiungete il preciso volume di acqua da utilizzare. Subito dopo portare l'acqua a temperatura di Mash-In. Arrivati a temperatura, all'interno della sacca, aggiungete i grani, precedentemente macinati. Misurate e correggete il pH, per arrivare ai valori ideali. Successivamente proseguite con l'ammostamento. Dopo la riuscita del test della tintura di iodio, portate il tutto a temperatura opportuna, per bloccare ulteriore attività enzimatica. Terminata questa fase, potete sollevare la sacca dalla pentola e strizzarla per recuperare tutta la parte liquida, bloccata nei grani. Le successive fasi, previste, sono le stesse di un classico metodo All-Grain.
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