lunedì 3 giugno 2019

Sour Rye Double IPA (Produzione)

Il mio ritorno alla segale
Alla ricerca di nuovi stili e sapori 
"Il modo migliore per fare una cosa è farla."
Amelia Earhart

Nel mondo della birra lo spirito di ricerca di nuovi stili e sapori, hanno ispirato innumerevoli innovazioni. Ma ci sono momenti in cui basta guardarsi indietro, per trovare ciò che si cerca. Durante il medioevo, in Germania, si sviluppò un vero e proprio stile birrario, grazie all'uso  di segale (Roggenbier). Birre ampiamente diffuse, che con il passare del tempo hanno perso il loro fascino. Solo negli ultimi anni la segale è diventata nuovamente di moda, nel mondo della birra. Un cereale spesso trascurato, con un sapore caratteristico, che può aggiungere un ulteriore livello di complessità per quasi ogni stile.

Il mio ritorno alla segale rappresenta la strada più opportuna verso la produzione di una birra in stile IPA, reinterpretata secondo i gusti e le idee del mercato statunitense. Le American Ipa risultano poco British nelle note di caramello, crosta di pane e dal corpo, mentre evidenziano una gradazione alcolica appena maggiore e una ragguardevole centralità del luppolo.
Progetto
Sviluppo


Nella pianificazione della ricetta volevo qualcosa che andasse oltre i confini delle più semplici American Ipa, non solo da un punto di vista organolettico con l'aggiunta di segale. Cercavo qualcosa che potesse racchiudere storia e innovazione. Le risposte più suggestive viravano verso le Double Ipa e le Sour Ipa. 

Le Rye Ipa sono una variante con l’impiego della segale.

Le Double Ipa sono una variante più robusta, con un superiore contenuto alcolico e luppolatura.

Le Sour Ipa sono una fusione dell'amaro delle Ipa e l’emergente interesse per l'acido. 

Sicuramente molti di voi ritengono le Sour Ipa poco comprensibili, figuriamoci una Sour Rye Double IPA. Detto questo, vi riporto delle considerazioni che potrebbero darvi una nuova visione.

E' vero, le Sour Ipa nascono da un incontro piuttosto atipico, spesso sgradevole, tra acido e amaro. Cosa che, detta così, non fa una piega. In realtà, in questo caso, la parte acida è più dolce e molto meno spiccata di quella percepita nelle birre a fermentazione spontanea. Inoltre, il passato ci suggerisce l'ipotesi dell'affinamento in botti di legno. Avete capito bene, le Ipa British (quelle originali) venivano trasportate verso l'India nelle botti, nonostante ciò, risulta un aspetto del tutto trascurato nelle moderne reinterpretazioni. Allora, mi chiedo quanto fosse intenso il sapore di rovere o l'apporto dell'attività microbica presente nel legno, in quelle vecchie Ipa. In realtà è inutile chiederselo, non posso conoscere con esattezza il contributo del legno e dei suoi microorganismi, ma posso creare le giuste combinazioni per ottenere qualcosa di similare o del tutto nuovo.

La mia visione iniziale è stata quella di cuocere una birra ottenuta tramite 83% di malto Pale, 12% di malto di Segale, 4% di Melanoidin e il restante 1% CaraPils. In breve, ho previsto un ammostamento a 67 °C e un successivo processo di acidificazione del mosto, tramite Lactobacillus. Al termine di questa acidificazione ho bollito e luppolato il mosto, per una consecutiva fermentazione classica con US 05 e dry hopping.

ACQUA
Oligominerale Fontenoce
Località Bocca di Piazza, 100/A,
87040 Parenti CS
Ho preferito non modificare l'acqua, privilegiando quella commerciale. La Fontenoce ha livelli di durezza medio-dura (6,5 °f), garanzia per non sbilanciare il rapporto tra il profumo (in aroma) e il carattere pungente del luppolo (in amaro). In realtà, avrei potuto scegliere un'acqua più dura (dai 10 ai 18 °f) per un Ipa, ma in questo progetto esistono molteplici variabili (come il luppolo, l'acidità e l'apporto del legno) che mi hanno fatto scegliere una via di mezzo. Per conoscere le caratteristiche dell'Acqua e i valori chimici più importanti da prendere in considerazione, clicca qui.

FERMENTABILI
83% Malto Pale
12% Malto di Segale
4% Melanoidin
1% CaraPils  

AMMOSTAMENTO
Mash a 67 °C per 60 min

Kettle Souring o Sour Worting
Metodo per l'acidificazione del mosto
Kettle Souring o Sour Worting
Per ottenere l’acidificazione del mosto ho deciso di utilizzare il metodo Kettle Souring, una tecnica molto adoperata, nell'homebrewing e tra i birrifici commerciali. Tramite l'impiego di una cultura di Lactobacillus si ottiene un mosto acidificato, senza preoccuparsi di possibili contaminazioni della strumentazione. In poche parole, questi stessi batteri vengono eliminati prima di arrivare alla fermentazione, durante il processo di bollitura.

Dove trovare i Lactobacillus? 
Batteri Acidificanti
Alimenti ottenuti con Lactobacillus
Premesso che generalmente in commercio si possono trovare diverse specie di Lactobacillus, basta farsi un giro online o in qualunque negozio di attrezzature e materie prime per l'homebrewing. Tuttavia, ho preferito catturare personalmente i Lactobacillus da impiegare per l'acidificazione. Questi batteri hanno il privilegio di trovarsi dappertutto, praticamente su qualsiasi superficie riusciamo a pensare. Inoltre, molti alimenti (crauti, cetriolini fermentati, ricotta con colture lattiche vive, kefir, the kombucha, miso, tempeh, ecc.) e probiotici vengono ottenuti proprio tramite l'utilizzo di Lactobacillus (per saperne di più clicca qui).

ACIDIFICAZIONE
22 ore/ ph 3,6 
Lactobacillus ottenuti tramite Probiotici (Lactobacillus Bulgaricus e gli Streptococcus Thermophilus) e Kefir (Lactococcus Lactis). L'acidificazione prevista di 3,6 è avvenuta in 22 ore. Subito dopo l'acidificazione del mosto ho proseguito con la fase di bollitura e luppolatura.

BOIL
60 minuti


LUPPOLO
60 min Calypso
15 min Cascade
5 min Ahtanum
5 min Cascade
5 min Amarillo
Whirlpool Ahtanum
Whirlpool Amarillo
Whirlpool Calypso

Dry Hopping Ahtanum
Dry Hopping Amarillo
Dry Hopping Calypso

LIEVITO
US 05 fermentis

FERMENTAZIONE
Ho previsto una fermentazione a 21 °C, fino al raggiungere della densità di 1.020, per poi alzare la temperatura a 22 °C. Ho eseguito un Dry Hopping per 4 giorni. Successivamente ho aggiunto delle Chips (scaglie di quercia da botti di whisky) e abbassato la temperatura della birra a 2°C, per una settimana.

CHIPS / Scaglie di legno
Estrazione a Freddo
10 gr di Oak Chips Whisky (1 settimana a 2°C)
Mi sembra opportuno dire che le birre scure sono sicuramente più adatte all'unione dei sapori, donati dalle botte di whisky. Tuttavia, come detto in precedenza, l'ipotesi dell'affinamento in botti di legno può essere una buona soluzione anche in questo caso. Passiamo ora alla questione principale, per salvaguardare l'apporto del luppolo ho dovuto limitare al massimo i tempi che richiede il processo di affinamento, in botte. Ho ritenuto le scaglie di legno la possibilità più adeguata alle mie esigenze, riducendo così i tempi di contatto e preservando il contributo dato dal luppolo fresco.

Preparazione
a. Versate le scaglie in un pentolino di acqua bollente e lasciate riposare per 5 minuti.
b. Tramite un colino scolateli e risciacquateli.

c. Riponete le scaglie in un barattolo e riempite il tutto con del distillato, da 1 giorno fino ad un massimo di 2 settimane (nel mio caso ho lasciato le scaglie di legno nel Whisky, per 5 giorni).
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Oak Chips Whisky
Scaglie di Quercia Francese

L'affinamento nel legno richiede notevoli livelli di esperienza, nel riconoscere gli effetti di questo processo e adeguarli alle proprie esigenze di produzione. Le scaglie di legno sono una comodità non indifferente, un escamotage alle reali botti. Per farci un'idea dei particolari sapori che può rilasciare un tipo di legno, potrebbe essere utile un infuso (mezzo cucchiaio di scaglie in una tazza di acqua calda o preferibilmente birra). Tenete presente che i tempi di infusione e il contatto con la stessa birra (l'alcol favorisce l'estrazione) possono avere effetti sul gusto. Per capire il risultato dell'effetto, assaggiate e valutate cosa riuscite a percepire dall'infuso.
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PRIMING
4,9 gr/l di zucchero(2,5 volumi di CO2).


Travaso pre-imbottigliamento

Birra Imbottigliata
Condor Sour Rye Double IPA

Questo post è solo a scopo informativo, sulle mie esperienze, non mi assumo la responsabilità su ciò che farete e sui danni che potrete causare.

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