giovedì 20 ottobre 2016

Come meglio Sanitizzare?

Premetto che questo post vuole solo raccontare il mio punto di vista, in base alla mia esperienza.

In molte discussioni, anche sui vari forum, emerge con una certa frequenza un aspetto: come meglio sanitizzare?

Fermo restando che rispetto l'idea di tutti ma in passato ho sempre sanificato con metabisolfito e non ho mai avuto problemi di infezione. Sicuramente sarà stata solo fortuna visto che il metabisolfito non è un agente sanitizzante, ma un inibitore della fermentazione.

Tenendo presente che per la buona riuscita della birra è indispensabile ottenere una buona sanitizzazione, sono passato a non trascurare nulla di questo aspetto. In tantissimi hanno la giusta risposta a questa domanda, supportati dai tanti prodotti in commercio. Prodotti che ci possono comunque portare sulla strada della confusione. Visto il delicato processo e le tante possibilità, prima di scrivere qualcosa sul blog, ho deciso di confrontarmi inizialmente con gli amici del forum di  AreaBirra (l'intera discussione potete trovarla cliccando qui.). Le varie esperienze rilevate sono state diverse, ogni singola persona ha riportato ciò che crede più utile e più giusto per questo processo.

I prodotti più utilizzati, per quello che ho potuto trovare anche online, sono: l'Acido Peracetico, il ChemiPro Oxi, la Candeggina o Varechina (dovrebbero essere il medesimo prodotto) e l'Amuchina (anche se possiamo considerarla della stessa famiglia della candeggina).

Sostanzialmente non siamo dei chimici, quindi l'importanza della nostra sanitizzazione si focalizza sulla produzione casalinga di birra e nulla di più. Detto questo, per noi homebrewers, la cosa più importante è rappresentata dall'efficacia verso i funghi e i batteri.

Ho trovato indicazioni in merito:
Acido Peracetico: neutralizza tutte le specie di microrganismi. 
Candeggina (sodio ipoclorito): neutralizza tutte le specie di microrganismi.
ChemiPro Oxi: neutralizza con meno efficacia le specie di microrganismi. Tipo in presenza di microrganismi  resistenti, tipo i Brettanomyces, sarebbe certamente meno efficace.

L'intera tabella la potete trovare cliccando qui
ESPERIENZA PERSONALE: Diciamo che tra questi prodotti io preferisco utilizzare, con ottimi risultati, la candeggina (4 ml per litro di acqua, per circa 15 minuti). Successivamente risciacquo con acqua calda e metabisolfito (nonostante non sia un agente sanitizzante, lo uso perchè sono una persona nostalgica.), per eliminare eventuali residui. In un futuro, non troppo lontano, non escludo di fare il dopo risciacquo con il ChemiPro Oxi, anche se ad oggi non ho mai riscontrato nessun tipo di problema.

La risposta
Credo possa essere nascosta nell'approccio, che ognuno di noi vuole metterci. Ogni persona ha esigenze e tempi da dedicare al processo, molto diversi. Proprio per questo si possono avere opinioni diverse ma che non devono scostarsi dalla regola indispensabile: la buona sanitizzazione!

Chiudo dicendo che tocca a voi sanitizzare nel modo più giusto, siete voi a decidere il vostro destino e quello della vostra birra.


N.B. Questo post è solo a scopo informativo, sulle mie esperienze, non mi assumo la responsabilità su ciò che farete e sui danni che potrete causare.

domenica 2 ottobre 2016

Le Materie Prime: Acqua


L'uso dell'acqua nella produzione della birra è un argomento, indubbiamente, molto importante. Nonostante ciò, io come tante altre persone, ho quasi sempre minimizzato l'argomento. Un errore da principianti lasciare questo aspetto al suo destino, considerato anche l'apporto delle caratteristiche, nella realizzazione della birra. Consapevole, oggi ancora di più, che i vari sali e minerali presenti nell'acqua  possono aumentare i sapori o contribuire a produrre gusti indesiderati. Proprio per questo ho deciso di dedicare il giusto peso, a questo aspetto, nel mio processo di birrificazione.

(per andare all'argomento "clicca qui")


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(per andare all'argomento "clicca qui")

in continuo aggiornamento!!!

Le Materie Prime: Quanta acqua serve?


Di quanta acqua abbiamo bisogno?
Posso tranquillamente dire di essere stato sempre molto diligente verso questo singolo aspetto, e tutto ciò mi ha permesso di evitare problemi e confusioni. Calcolare la giusta quantità di acqua, cambia in base alla tecnica utilizzata per birrificare. Inoltre per fare questo calcolo, si deve tenere conto di alcune variabili indispensabili.

a. Assorbimento dei grani.
b. Pertite nell'impianto.
c. Evaporazione in bollitura.
d. Contrazione del mosto (in raffreddamento).

Tecnica: All Grain (Video di Sgabuzen Homebrewing)


Tecnica: BIAB (Video di Sgabuzen Homebrewing)








Le Materie Prime: Il pH dell'acqua



Qual'è il valore ideale del Ph del Mash?
Il pH e una scala logaritmica di 12 punti, che indica la concentrazione di ioni H+ e OH-. L’acqua viene detta neutra quando il pH è pari a 7. In questo caso, i due ioni sono presenti nella stessa concentrazione. Quando gli ioni OH- aumentano, il pH aumenta e l’acqua viene detta basica. Mentre quando la concentrazione di ioni H+ sale, il pH diminuisce e l’acqua viene detta acida. Detto questo, abbiamo bisogno di controllare i livelli di ph del mash, perchè influenzano l'attività degli enzimi. Il livello di ph, per creare un ambiente ideale dove gli enzimi possono fare il proprio compito è tra 5.2 e 5.8 (a temperatura ambiente). Io, personalmente cerco di fare il mash sempre a pH 5.5.

Come modificare l'acqua? 
(Video di Sgabuzen Homebrewing)