domenica 29 novembre 2020
Scusate il Ritardo!
venerdì 25 settembre 2020
Il Lievito: Guida Pratica alla Fermentazione | CARICA VITALE E VITALITA' ep. 3
In questa terza parte vengono chiariti i relativi aspetti di vitalità e carica vitale. Nonostante l'uso frequente di questi due termini nella produzione di birra, ci si trova difronte a tanta confusione.
Il Lievito: Guida Pratica alla Fermentazione | CARICA VITALE E VITALITA' ep. 3
Esistono numerose analisi per dimostrare la condizione del lievito, dove la vitalità e carica vitale rappresentano aspetti diversi delle funzioni delle cellule, ma entrambi necessari per la stima dello stato fisiologico di una cellula.
sabato 19 settembre 2020
E' finita la mia Vacanza a km 0 | Weekly Vlogs #9
Nono appuntamento con il Weekly Vlogs. Un episodio che racchiude la mia vacanza lontano dalle attività brassicole. La rivincita del chilometro zero.
giovedì 3 settembre 2020
Il Lievito: Guida Pratica alla Fermentazione | COME GESTIRE IL LIEVITO
In questa seconda parte viene chiarito come meglio gestire un lievito, in tutte le sue forme e sfaccettature.
Esistono molti fattori per una buona fermentazione, il primo risulta l'inoculo nel mosto, che deve rispettare un certo numero di cellule sane di lievito. L'inoculo è un aspetto fondamentalmente e viene espresso come rapporto tra il numero di cellule di lievito e il volume del mosto.
Troppo spesso questo passaggio avviene con tassi generalmente bassi, con tutti i problemi che ne susseguono.
Il Lievito: Guida Pratica alla Fermentazione | COME GESTIRE IL LIEVITO
venerdì 28 agosto 2020
Prossimamente: VIDEOCORSO "Come Fare la tua Birra in Casa"
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VIDEOCORSO "Come Fare la tua Birra in Casa" |
Ciao amici Casalingo Brassicoli, c’è qualcosa di interessante che bolle in pentola!
Il progetto di cui voglio rendervi partecipe sarà una serie di video online (sul mio canale Youtube), dedicati essenzialmente ai principianti che vogliono realizzare la loro prima birra in casa.
Ci tengo a precisare che non voglio paragonarmi a un docente, ma solo ad una persona che vuole condividere con gli altri le proprie esperienze.
Il materiale online per i nuovi arrivati è ormai tantissimo e molto probabilmente, non era neanche il caso di realizzare un ulteriore corso. Le motivazioni che mi hanno portato a questa scelta si racchiudono senza dubbio nelle continue richieste di materiale didattico per neofita, sul mio canale. Infatti, pensandoci bene è del tutto singolare che i miei post e video trattano argomenti rivolti verso le persone più esperte, tralasciando completamente chi si affaccia per la prima volta a questo bellissimo hobby. Proprio per questo ho deciso di rimediare a questa mancanza.
Se non vi siete ancora iscritti al canale è arrivato il momento. Clicca qui e iscriviti subito!
domenica 23 agosto 2020
Il Lievito: Guida Pratica alla Fermentazione
Con questa serie di video cercherò di spiegare in modo dettagliato cosa sono i lieviti, come si comportano e come meglio devono essere gestiti durante la fermentazione. Inoltre, vedremo come controllare i lieviti tra il Recupero e la Conservazione.
In questa parte introduttiva, viene chiarito che cos'è il lievito e cosa ci suggerisce la microbiologia al riguardo. Il lievito è la parte più importante della fermentazione. Grazie a questo stesso microorganismo, gli zuccheri vengono convertiti in anidride carbonica (CO2), alcol e vari componenti, capaci d'influenzare il gusto dei prodotti fermentati.
Il Lievito: Guida Pratica alla Fermentazione | INTRODUZIONE
In questa seconda parte viene chiarito come meglio gestire un lievito, in tutte le sue forme e sfaccettature. Esistono molti fattori per una buona fermentazione, il primo risulta l'inoculo nel mosto, che deve rispettare un certo numero di cellule sane di lievito. L'inoculo è un aspetto fondamentalmente e viene espresso come rapporto tra il numero di cellule di lievito e il volume del mosto. Troppo spesso questo passaggio avviene con tassi generalmente bassi, con tutti i problemi che ne susseguono.
Il Lievito: Guida Pratica alla Fermentazione | COME GESTIRE IL LIEVITO
domenica 16 agosto 2020
Osservare i Lieviti al Microscopio | CondorLAB
I lieviti appartengono al regno dei funghi e sono organismi eucarioti, unicellulari. Sono stati catalogati più di mille specie di lieviti differenti, ma la maggior parte appartengono al gruppo degli ascomiceti. Inutile dire che il lievito più comunemente usato, in ambito alimentare, industriale e ricerca, è il Saccharomyces Cerevisiae. Quest'ultimo si riproduce per gemmazione e appartiene al Phylum, degli ascomiceti.
venerdì 7 agosto 2020
Maltare l'orzo in Casa | Video
almeno quanto la birrificazione stessa.
giovedì 6 agosto 2020
Kveik: Guida Pratica
martedì 4 agosto 2020
Kveik: Guida Pratica | KVEIK e DIACETILE | ep. 4
giovedì 30 luglio 2020
Kveik e Diacetile
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Richard Preiss su Milk The Funk |
venerdì 17 luglio 2020
Video dedicato alla Koduõlu
senza meditare su qualcosa."
Per capire le caratteristiche delle Koduõlu è utile conoscere le condizioni di produzione. Le risposte sono da ricercare nella freschezza dei profumi, la capacità di dissetare e la leggerezza alcolica. Senza dimenticare che queste birre, dal corpo esile, erano spesso acidule.
Nel video è presente una riproduzione storica della Koduõlu, con ricetta.
Si ringrazia Mika Laitinen per il contributo fotografico e per l'invio del relativo lievito, utilizzato per la fermentazione della birra.
🍻 Clicca qui per trovate nel blog il post inerente alla birra
Per ulteriori informazioni visita Brewing Nordic o LarsBlog
mercoledì 15 luglio 2020
Una crescita continua
sabato 11 luglio 2020
UTILIZZARE LIEVITI KVEIK A TEMPERATURE BASSE
lunedì 6 luglio 2020
Birra alla Lavanda, non esistono vacanze dalle proprie passioni | Weekly Vlogs #8
martedì 30 giugno 2020
350 iscritti sul canale YouTube
domenica 28 giugno 2020
Ampliato lo spazio del frigo per un nuovo Progetto Sour | Weekly Vlogs #7
lunedì 22 giugno 2020
Come pulire l'impianto All in One
Per ulteriori informazioni guarda il video.
venerdì 12 giugno 2020
Kveik: Guida Pratica | COME UTILIZZARE I LIEVITI KVEIK | ep. 2
sabato 6 giugno 2020
Come usare il Ginepro nella Birrificazione
lunedì 1 giugno 2020
Continua senza sosta l'attività Brassicola | Weekly Vlogs #6
martedì 26 maggio 2020
Il gruppo Facebook Italian Cider (il tuo Sidro fatto in casa) si rifa il look
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Italian Cider (il tuo Sidro fatto in casa) | HOMEBREWING CONDOR |
lunedì 25 maggio 2020
Sidro in Casa | Ep. 3 Come Progettare un Sidro

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Per un sidro equilibrato |
Forma: grandezza medio-piccola.
Disponibilità: da agosto a fine marzo.
Colore: da giallo-verde a giallo-dorato, anche con sfumature rosse.
Forma: allungata o ovale, dimensione da medio-grande a grande.
Disponibilità: da metà settembre a luglio.
Forma: rotonda, simmetrica, appiattita, dimensione medio-grande.
Disponibilità: da ottobre a maggio.
Forma: conica simmetrica, da medio-grande a grande.
Disponibilità: da fine settembre a maggio.
Forma: allungata tronco-conica con 5 gobbette pronunciate; da medio-grande a grande.
Disponibilità: da metà settembre a maggio.
Forma: tondeggiante, da medio-grande a grande.
Disponibilità: da ottobre a giugno.
Forma: allungata, medio-grande.
Disponibilità: da inizio ottobre a fine maggio.
Esistono tante altre diverse varietà di mele, come la più rinomata Kingston Black ma non ho trovato informazioni specifiche per la vendita in italia.
mercoledì 20 maggio 2020
Come raffreddare velocemente il mosto in casa | Box Serpentina e Miscela Frigorifera
sabato 16 maggio 2020
Kveik: Guida Pratica | INTRODUZIONE | ep. 1
martedì 12 maggio 2020
PROSSIMAMENTE su YouTube la guida pratica sui Kveik
domenica 10 maggio 2020
Ho rifatto il Kuurna | Weekly Vlogs #5
venerdì 8 maggio 2020
Sidro in Casa | Ep. 2 Come fare il Sidro con i Succhi
martedì 5 maggio 2020
L'importanza di Gestire il Lievito
La famosa frase “il mastro birraio fa il mosto, il lievito fa la birra” è sicuramente una grande verità, ma il compito del produttore può avere un impatto non del tutto trascurabile. Il nostro lavoro è mantenere pulito e sanitizzato, il luogo di lavoro e l'intera l'attrezzatura. Inoltre, favorire le migliori condizioni possibili di lavoro e gestione completa dello stesso lievito, spetta a noi produttori. Non proprio il massimo della semplicità, ma sicuramente alla portata di tutti.
Esistono molti fattori per una buona fermentazione, il primo passo risulta l'inoculo nel mosto, che deve rispettare un certo numero di cellule sane di lievito. L'inoculo è un aspetto fondamentalmente e viene espresso come rapporto tra il numero di cellule di lievito e il volume del mosto.
Troppo spesso l'inoculo del lievito avviene con tassi generalmente bassi, con tutti i problemi che ne susseguono.
Perchè il tasso di inoculo è importante?
Per capire le motivazioni che ci sono dietro all'importanza del tasso di inoculo, per ottenere un buon prodotto, è utile conoscere anche il ciclo vitale del lievito. Il lievito attraverso l'uso delle risorse presenti nel mosto, come zuccheri e ossigeno disciolto, produce più cellule di lievito, rifiuti catabolici e vari sottoprodotti metabolici. Questo processo è il risultato diretto della riproduzione cellulare, dove i rifiuti catabolici sono l'anidrite carbonica (CO2) e alcool.
Inoltre, durante la fermentazione le cellule di lievito creano numerosi sottoprodotti, tipo esteri, aldeidi e fenoli, che hanno un impatto diretto sul sapore e l'aroma della nostra birra finita.
Più lievito al momento dell'inoculo determina una fase di crescita più breve, con bassi livelli di sottoprodotti inferiori, un profilo più pulito e bassa percezione di lievito nella birra finita.
Meno lievito al momento dell'inoculo determina una fase di crescita più lunga, con livelli più alti di sottoprodotti inferiori, un profilo più fruttato, funky e alta percezione di lievito nella birra finita.
Dunque, la crescita della popolazione del lieviti determina la quantità e la percezione di questi composti nella birra. Nonostante la riproduzione cellulare risulta più veloce durante la prima fase di fermentazione del mosto (perchè dopo l'inoculo il lievito assimila proprio l'ossigeno disciolto, per la riproduzione), con una crescita teorica raddoppiata ogni 20 minuti circa, non evita l'eccesso di questi sottoprodotti metabolici in caso di inoculo inconsistente.
Una buona parte di casalingo brassicoli produce generalmente 19 litri di birra, con inoculo e fermentazione a temperature di 18 ° C. In questo specifico caso, teoricamente in un mosto con una densità inferiore a 1.060, sono necessarie circa 113,5 miliardi di cellule. Naturalmente, questi dati si basano su una linea generale e non rappresentano comunque una regola fissa, visto che esistono eventuali variazioni dovute agli stili specifici e ai lieviti utilizzati.
Tipo per una birra lager, dove il contributo del lievito deve essere pulito e nitido, dove gli alti livelli di esteri sono un difetto. Il tasso di inoculo deve essere circa il doppio.
Diversamente nel caso di particolari produzioni dove serve favorire una maggiore estrazione di esteri dal lievito, viene inoculato meno cellule del necessario "underpitching".
Fermentazioni a bassa temperatura
Una temperatura di fermentazione bassa rappresenta uno stress ambientale per il lievito perchè rallentano il metabolismo cellulare, nonostante l'utillizzo di ceppi lager. Inoltre, il contributo del lievito deve essere pulito e nitido, dove gli alti livelli di esteri sono un difetto. Le fermentazioni a basse temperature richiedono l'inoculo di un lievito maggiore rispetto alle fermentazioni ordinarie con lievito Ale.
Fermentazioni con una densità alta
Una maggiore densità del mosto aumenta la pressione osmotica sulle pareti cellulari. Inoltre, con l'aumento della concentrazioni di alcol in fermentazione, l'ambiente risulta maggiormente tossico per il lievito. Dunque, oltre alle considerazioni di sapore e aroma, la fermentazione di un mosto con una densità alta crea un ulteriore stress ambientale al lievito. Le fermentazioni con una densità alta richiedono l'inoculo di un lievito maggiore rispetto alle fermentazioni ordinarie.
Detto questo, per una corretta gestione, bisogna ulteriormente distinguere i lieviti in due diverse categorie in base alla forma con cui ci vengono forniti dai rivenditori. Possiamo usare lieviti in forma liquida e in forma secca.
L'aspetto più discusso sull'utilizzo di lievito secco riguarda la reidratazione. È necessario reidratare il lievito secco?
Nel libro "YEAST" (di White), si può leggere che senza la reidratazione, i lieviti possono arrivare ad avere una vitalità dimezzata. Capito questo concetto, in teoria basterebbe inoculare più lievito. A voi la scelta!
Nel caso di basse fermentazioni è necessario utilizzare il doppio della quantità di lievito, rispetto all'alta fermentazione. In fase di inoculo, bisogna assicurarsi una quantità di almeno un grammo di lievito (secco) per litro.
Non conviene in alcun modo realizzare degli starter, con i lieviti secchi. Una procedura del tutto inspiegabile per via di possibili contaminazioni e perdite di tempo. Inoltre, i bassi costi di questi lieviti non giustificano in modo più assoluto questa pratica. Usate più bustine, ma non starterizzate mai questi lieviti. Per una conservazione adeguata lasciate le bustine di lieviti in frigo.
Nonostante i tanti vantaggi che apporta alle nostre esperienze questa forma di lievito secco, in termini di costi e di tempo, gli appassionati più esperti generalmente utilizzano i lieviti liquidi.
Naturalmente, inoculando il lievito nella busta con meno cellule del necessario, sarà in grado di fermentare il mosto, ma non sarà una fermentazione adeguata (con il serio rischio di difetti e attenuazioni inconsistenti).
Diverse persone hanno la falsa credenza di valutare la vitalità del lievito tramite il rigonfiamento della busta. Nulla di più falso!
Schiacciando il sacchetto interno della busta di lievito (Smack Pack) vengono liberati zuccheri e nutrienti facili prede per i lieviti ancora vivi, i quali le metabolizzano e li trasformano in anidride carbonica e alcol. Questo processo dimostra la presenza del lievito, ma non certo le condizioni di vitalità e carica vitale.
La White Labs con le nuove confezioni (Pure Pitch) dovrebbe garantire una conservazione migliore. Inoltre, in aggiunta alla data di scadenza permette anche di risalire al numero di cellule vive al momento del confezionamento, tramite il lotto sulla confezione.
Mentre, l'Imperial Yeast è al momento l'unica azienda che riesce a fornire una confezione da 200 miliardi di cellule, al confezionamento.
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Imperial Yeast da 200 miliardi di cellule |
La stima di vitalità e carica vitale sono indispensabile per chi utilizza lievito liquido. Questi due termini rappresentano due aspetti diversi delle funzioni delle cellule ma entrambi necessari per la stima dello stato fisiologico di una cellula. Con il termine Viability (Carica Vitale) si intende la percentuale di cellule vive in una popolazione intera. Mentre con Vitality (Vitalità) si definisce propriamente le capacità fisiologiche delle cellule, cioè se una cellula, sebbene sottoposta a vari tipi di stress, riesce a dividersi sebbene abbia una serie di alterazioni dovute agli stress subiti.
Per la valutazione la vitalità ci servirebbe una fermentazione ridotta, con il giusto tasso d'inoculo, per verificare i tempi di fermentazione. Se il processo dovesse superare i tempi di fermentazione previsti, la vitalità del lievito non è del tutto adeguata per supportare una fermentazione regolare.
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Conta cellulare del lievito |
Questa tecnica consiste nell'inoculare, su una piastra, una quantità conosciuta di lievito per poi contare le colonie che hanno proliferato. In poche parole, su 100 cellule piastrate e una nascita di 80 colonie, la carica vitale risulta del 80 %. Per provare questa tecnica, si deve diluire il lievito con acqua (sterile deionizzata) per ricavare una concentrazione di 1X13 al cubo, cellule per millilitro. Con l'ausilio di una pipetta, bisogna prelevare 0,1 millilitro di soluzione di lievito, diluito su più piastre (da 100x15 mm) con ager nutritivo e ripartito in modo omogeneo. Inoltre le piastre devono essere incubate per 42 ore a 27 °C. Successivamente, individuato il numero delle colonie è possibile calcolare la percentuale della carica vitale.
Valutare la vitalità e carica vitale prima di ogni produzione è improponibile per noi produttori casalinghi. Sono tecniche che richiedono esperienza e strumentazione che non sono alla portata di tutti. Non avendo molto di valutare questi aspetti tra le mura di casa, il rimedio arriva dai calcolatori online. Questi calcolatori oltre ad avere delle stime differenti tra loro (basterebbe questo per capire la poca attendibilità), non ci consegnano un dato certo perché le variabili in gioco sono cosi tante che non possono essere certamente calcolabili. Il tutto viene influenzato da aspetti sconosciuti ai nostri occhi, lungo la catene di distribuzione, tra conservazione e trasporto. L'unica certezza dovrebbe risalire alla data di produzione e vi assicuro che non è realmente molto come informazione in nostro possesso.
Allora, come usare un lievito liquido senza spendere un patrimonio (con l'acquisto di innumerevoli pacchi e le poche certezze del caso)?
Utilizzando lieviti liquidi gli starter sono una parte fondamentale del processo produttivo. Naturalmente la mia risposta non è nulla di nuovo. Bisogna realizzare un relativo starter, con tutti i rischi del caso. Basta essere solo coscienti di quello che si sta facendo e abbassare ogni possibile rischio di contaminazione. Realizzando il tutto con criterio e una discreta conoscenza, possiamo ottenere ottime risultati.
La riproduzione cellulare risulti più veloce durante la prima fase (con una crescita teorica che raddoppiata ogni 20 minuti circa), perchè dopo l'inoculo il lievito assimila l'ossigeno presente nel mosto per la riproduzione. Nonostante ciò, personalmente valuto la stima dei calcolatori online sempre al ribasso. Le valutazioni troppo ottimistiche non pagano mai con i lieviti, anche per questo è quasi sempre preferibile produrre dei campioni di lievito da inoculare con un numero di cellule maggiori (tranne in alcuni casi specifici di produzioni, dove serve inoculare meno cellule del necessario "underpitching", per favorire una maggiore estrazione di esteri dal lievito).
Il recupero di lievito da confezioni scadute, favorisce maggiormente la possibilità di contaminazioni e future mutazioni del lievito, sconsiglio questa pratica.