Parte della rubrica Coltivare il Luppolo
Nuove riproduzioni
Eccomi nuovamente qui a raccontarvi come prosegue la mia avventura con la coltivazione del luppolo. Dopo l'inizio della stagione (per saperne di più clicca qui) e la lunga attesa, ho cercato nuove strade ed esperienze, realizzando diversi tentativi di propagazione per talea. Per i tanti appassionati quello per talea non rappresenta generalmente il classico metodo di propagazione del luppolo, come diversamente accade per il rizoma.
I Rizomi se trattati nel modo giusto possono essere conservati per diverso tempo (da quando vengono rimossi dalla pianta madre fino a circa due 2 mesi, anche se nel corso del tempo subiscono una perdita di vigore), risultando molto funzionali alle esigenze dei coltivatori.
La riproduzione per mezzo di una parte di ramo, un pezzo di fusto o di radice, viene definita propagazione per talea. Non tutte le piante riescono ad attuare questo processo, ci sono specie in cui le talee non formano radici o lo fanno in tempi troppo lunghi. Generalmente esistono diverse tipologie di talee (legnose, semilegnose, fogliari ed erbacee) per cui si può effettuare questo trattamento in specifici periodi dell'anno (primavera, piena estate, fine estate o inverno). Questo sistema viene usato perché diversamente dai semi, permette di ottenere piante perfettamente identiche a quella madre.
Talea
Propagazione
Talea semilegnosa sono parti di rami con foglie, dove viene fatto un taglio trasversale. Il periodo migliore è tra giugno e settembre. Innaffiature: regolari, con tempi di radicazione generalmente tra i 20 e i 30 giorni. Le piante da talee, prima della messa a dimora, devono essere piantate in torba e tenute in un posto umido con temperature sui 18 °C.
Nel mio caso specifico, con una pianta di discreto sviluppo, del secondo anno (per non creare eccessivi traumi e compromettere una pianta troppo giovane), ho ottenuto le mie talee. Dopo la scelta dei germogli destinati alla crescita, ho tagliato gli altri steli utilizzando solo quelli tra 10 e 20 cm per il mio scopo. Il passaggio successivo è stato quello di sfibrare (tagliare o schiacciare) la parte finale dei rami. Non ho previsto terreno per le mie talee ma solo acqua, evitando la formazione di muffe e funghi, semplicemente cambiando spesso l'acqua (dai risultati ottenuti non credo di cambiare metodo). Risultato: il tempo di radicazione con l'emissione delle radici, non è risultato essere similare per tutte le talee, bisognerebbe dare il giusto tempo alla natura, la crescita è avvenuta con una variazione di 10/20 giorni o addirittura anche un mese. Successivamente alla formazione di radici adeguate, ho travasato la piantina in un bicchiere di plastica con terriccio fertile, continuando ad innaffiare molto spesso perché l'assorbimento di acqua è ancora molto limitato per le poche radici.
Informazioni aggiuntive: utilizzare rametti vigorosi è un fattore indispensabile. Generalmente sarebbe opportuno provare questa tecnica tra maggio e giugno, per dare il giusto tempo alla pianta di propagarsi a sufficienza e sopravvivere all'inverno. Mentre per favorire e sviluppare la radicazione si potrebbero aggiungere delle gocce di ormoni della crescita o semplici sali minerali, anche se non ritengo il tutto fondamentale (personalmente non li ho mai usati).
La propagazione per talee mi piace molto anche per questo ho provato quasi tutte le tecniche. In modo particolare il metodo con la bottiglia ha catturato il mio più forte interesse.
Attrezzatura
Bottiglia di plastica (1,5- 2 litri)
Pennarello
Forbice
Metodo
Come prima cosa si deve segnare con un pennarello la bottiglia, in corrispondenza del fondo, dove andranno eseguiti dei buchi utili per il drenaggio. Mentre nella parte del corpo della stessa bottiglia andranno eseguiti dei tagli completi.
In questa fase, prima di eseguire i tagli è importante valutare che la parte inferiore della bottiglia si possa inserire al meglio nella parte superiore.
Una volta realizzati correttamente i tagli sulla bottiglia, si può preparare la talea (precedentemente scelta) e il terreno, possibilmente ricco di materiale drenante. Inserire il terriccio nella parte inferiore della bottiglia e dopo aver eseguito la bagnatura dello stesso (il terreno deve essere umido e non inzuppato d'acqua). Durante la preparazione della talea si deve tenere conto della sua grandezza rispetto all'altezza del recipiente e del terreno. Proprio per questo è utile sapere che almeno un terzo della talea deve essere coperta. In questa fase può essere utile usare ormoni radicanti. Successivamente si chiude la bottiglia con la parte alta, come se fosse un coperchio, in modo da incastrare le due parti.
Terminata questa operazione non si dovrebbe più aggiungere acqua, perchè l'evaporazione dell'acqua generata dal terreno umido evita la disidratazione della talea. Volendo si potrebbe sigillare il taglio della bottiglia con del nastro adesivo ma io preferisco non farlo. Come ultimo consiglio, vi ricordo di non dimenticare di scrivere la data e soprattutto il nome del luppolo
Per maggiori informazioni
sulla coltivazione del luppolo clicca qui.
Questo post è solo a scopo informativo, sulle mie esperienze, non mi assumo la responsabilità su ciò che farete e sui danni che potrete causare.
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